Oggi è la Giornata Europea delle Lingue, un evento organizzato dal Consiglio d’Europa che si ripete ogni anno dal 2001. L’obiettivo dell’iniziativa è celebrare la ricchezza linguistica del nostro meraviglioso continente e promuove l’apprendimento delle lingue. Consiglio vivamente a chi fosse interessato a saperne di più di dare un’occhiata al sito ufficiale dell’iniziativa, dove è possibile trovare moltissime informazioni, un ricchissimo programma di eventi e molti giochi e curiosità sul tema delle lingue. Ad esempio io stamattina ho scoperto che a Londra si parlano 300 lingue e che in italiano esiste questo palindromo: O mordo tua nuora o aro un autodromo. Buona lettura!
Qualche mese fa ho letto un curioso post sul blog Les coulisses de Bruxelles secondo il quale la Commissione Europea aveva intenzione di proporre una direttiva finalizzata ad armonizzare i versi degli animali nei fumetti nelle allora 23 lingue ufficiali dell’Unione. Da questa iniziativa, si riportava nell’articolo, era scaturito un vivace dibattito tra i sostenitori dell’armonizzazione ed i difensori del multilinguismo. Poi mi sono accorta che l’articolo era stato pubblicato l’1 aprile, ed ho iniziato ad avere qualche sospetto sull’attendibilità della notizia…
Pesci d’aprile a parte, il tema dei versi degli animali in diverse lingue mi ha sempre incuriosito e divertito.
Nonostante gli animali comunichino producendo lo stesso suono indipendentemente dal Paese in cui si trovano (almeno fino a prova contraria), in ciascuna lingua quei suoni vengono percepiti e “codificati” diversamente. Ecco qualche esempio nelle mie lingue di lavoro:
Italiano
Inglese
Francese
Slovacco
Cane
Bau bau
Woof woof
Ouah ouah
Hau hau
Gatto
Miao
Meow
Miaou
Miau
Gallo
Chiccirichi
Cock-a-doodle-do
Cocorico
Kukuriku
Papera
Qua qua
Quack quack
Coin coin
Kač kač / ga ga
Rana
Cra cra
Ribbit ribbit
Croa croa
Kva kva
Gallina
Coccodè coccodè
Cluck cluck
Cotcotcodet
Krá kra
Pecora
Bee
Baa
Bêê
Béé
Mucca
Muu
Moo
Meuh
Múú
Questo fenomeno è dovuto al fatto che i parlanti di ciascuna lingua trascrivono i suoni che sentono utilizzando le consonanti e le vocali più facili da riprodurre, in quanto più comuni nella propria lingua.
Ecco qualche link per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento:
un dizionario dei versi degli animali in 17 lingue
un interessante articolo con qualche video sui versi degli animali in inglese, francese e italiano
alcuni verbi relativi ai versi degli animali in italiano (un ripasso non fa mai male 😉 )
e per chiudere in bellezza, vi segnalo la divertente canzone dei Camillas “Bisonte”
Ieri uno dei miei blog preferiti, The Lingua File, ha pubblicato un post con alcuni consigli per migliorare il proprio italiano con semplici azioni che non interferiscono troppo con la nostra routine quotidiana. Il post è pensato per stranieri che vogliono imparare l’italiano, ma i consigli sono molto utili anche agli italiani che vogliono migliorare la propria conoscenza di una lingua straniera.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea con sede a Lussemburgo ha accolto oggi un ricorso dell’Italia, che chiedeva l’annullamento di alcuni bandi di concorso emanati dalle istituzioni europee nel 2008-2009 in quanto pubblicati integralmente solo in inglese, francese e tedesco. Come riportato dal Sole 24 Ore, il ricorso è stato accolto poiché la mancanza di una versione del bando in lingua italiana causava una “disparità di trattamento” tra i candidati.
Anche se in questo caso l’esito dei concorsi sotto accusa non sarà modificato, questa sentenza sottolinea ancora una volta l’importanza del principio del multilinguismo poiché garanzia della parità di diritti dei cittadini dell’Unione Europea. La lingua è potere e se un cittadino italiano (o di un altro Stato Membro dell’UE) si vede privato della possibilità di utilizzare la propria lingua per competere ad un concorso pubblico, per comunicare con le istituzioni europee o per controllare il lavoro svolto dai propri rappresentanti, vuol dire che oltre ad essere calpestato il principio del multilinguismo, viene meno anche uno dei pilastri dell’architettura europea, la democrazia, poiché quel cittadino verrà automaticamente penalizzato solo perché è nato in un Paese la cui lingua ufficiale non è l’inglese, il francese o il tedesco.